E se la Terra avesse inglobato un altro pianeta?
E se la Terra avesse inglobato un altro pianeta? La nuova ipotesi che fa discutere
di Salvo Privitera
Circa 4,5 miliardi di anni fa, un evento di proporzioni apocalittiche avrebbe cambiato per sempre il destino del nostro pianeta. La Terra primordiale, ancora in formazione, sarebbe stata colpita da un corpo celeste delle dimensioni di Marte, battezzato Theia.
Da questo impatto devastante nacque la Luna, ma potrebbe derivare anche l’inclinazione terrestre che genera le stagioni, e perfino alcune misteriose strutture ancora oggi presenti nel nostro mantello.
La teoria dell’impatto gigante è quella che meglio spiega le stranezze del sistema Terra-Luna: somiglianza chimica delle rocce, orbita perfettamente allineata della Luna, bassa densità e composizione insolita. Originariamente si pensava che Theia avesse solo sfiorato la Terra, ma simulazioni recenti suggeriscono uno scontro frontale, durato poche ore, che avrebbe fuso i due pianeti. I detriti finiti in orbita si sarebbero poi aggregati per formare il nostro satellite.
E Theia? Forse è ancora con noi. Alcuni geologi ritengono che enormi “blobs” presenti nel mantello terrestre – le cosiddette LLVP, zone a bassa velocità sismica sotto l’Africa e il Pacifico – siano in realtà resti del pianeta perduto, affondati fin quasi al nucleo. Queste formazioni potrebbero avere influenzato persino l’origine delle placche tettoniche.
Insomma, dobbiamo ringraziare questo evento che permise alla Terra come la conosciamo oggi di esistere e anche all’esistenza della Luna.