lunedì, Luglio 14, 2025

il Deltania Mini


Lunghezza 2,30 m, larghezza 1,20 m, pescaggio 0,15-0,80 m, peso 50 kg, superficie velica 3,06 mq a metà strada tra le derive da regata tipo Optimist e i piccoli cabinati.

La particolarità del progetto risiede nelle sue proporzioni ben bilanciate che, osservate senza un riferimento dimensionale, potrebbero far pensare a un’imbarcazione molto più grande. La coperta è organizzata in modo essenziale ma funzionale: nonostante le dimensioni ridotte, non mancano elementi tipici di imbarcazioni più grandi come i rinvii delle manovre e la galloccia per l’ormeggio. Il piano velico prevede una randa di 2,08 mq e un fiocco di 0,98 mq, per una superficie totale di circa 3 mq, con la possibilità di montare vele da burrasca da 1,60 mq.
Una delle peculiarità del Deltania Mini è il sistema di governo: invece della classica barra, l’imbarcazione si controlla tramite un joystick posizionato tra le ginocchia del timoniere.
L’abitabilità interna, come intuibile, è ridotta all’essenziale: un unico posto a sedere nel pozzetto, largo 50 cm con uno schienale alto 38 cm. La tuga, che si eleva 58 cm sopra il sedile, offre una protezione minima dagli elementi ma sufficiente per l’utilizzo previsto principalmente in acque interne o protette.

Deltania Mini: vela lillipuziana
Il cantiere tedesco Deltania-Yachts (ex Neptun-Yachts) ha realizzato quella che con ogni probabilità è la più piccola barca a vela del mondo. Con una lunghezza di appena 2,30 metri, il Deltania Mini si posiziona infatti in un segmento di mercato praticamente inesplorato, a metà strada tra le derive da regata tipo Optimist e i piccoli cabinati.
La particolarità del progetto risiede nelle sue proporzioni ben bilanciate che, osservate senza un riferimento dimensionale, potrebbero far pensare a un’imbarcazione molto più grande. La coperta è organizzata in modo essenziale ma funzionale: nonostante le dimensioni ridotte, non mancano elementi tipici di imbarcazioni più grandi come i rinvii delle manovre e la galloccia per l’ormeggio. Il piano velico prevede una randa di 2,08 mq e un fiocco di 0,98 mq, per una superficie totale di circa 3 mq, con la possibilità di montare vele da burrasca da 1,60 mq.
Una delle peculiarità del Deltania Mini è il sistema di governo: invece della classica barra, l’imbarcazione si controlla tramite un joystick posizionato tra le ginocchia del timoniere.
L’abitabilità interna, come intuibile, è ridotta all’essenziale: un unico posto a sedere nel pozzetto, largo 50 cm con uno schienale alto 38 cm. La tuga, che si eleva 58 cm sopra il sedile, offre una protezione minima dagli elementi ma sufficiente per l’utilizzo previsto principalmente in acque interne o protette.
Il Deltania Mini è realizzato con laminati in resina poliestere a base di ISO-NPG, una soluzione che secondo il cantiere dovrebbe minimizzare i problemi di osmosi. La deriva centrale, sollevabile tramite manovra dedicata, consente di variare il pescaggio da 15 a 80 cm, caratteristica che permette di avvicinare anche bassi fondali e di semplificare il trasporto a terra.
La propulsione, quando non si utilizza la vela, può essere affidata a una semplice pagaia o a un pod drive elettrico opzionale.
Il Deltania Mini ha un prezzo base di 4.999 euro, al quale si possono aggiungere vari optional come il carrello di alaggio (425 euro), vele da regata (850 euro), vele da cattivo tempo (430 euro), una deriva zavorrata da 12 kg (850 euro), una riserva di galleggiamento da 60 litri (350 euro) e il telone di copertura (350 euro).
Nonostante sia stata inizialmente concepita come semplice modello dimostrativo per le fiere, questa micro-imbarcazione ha riscosso un successo inaspettato, con 70 unità già vendute. Il suo punto di forza, oltre al prezzo contenuto, è la praticità: può essere trasportata facilmente su un furgone o una station wagon e non richiede spese per ormeggio o alaggio.
Per chi temesse la claustrofobia su un’imbarcazione così piccola, il cantiere produce anche modelli tradizionali con lunghezze comprese tra 6,50 e 7,92 metri.