lunedì, Settembre 15, 2025

IL PROGETTO U.L.D.B. ITALIA

In giugno ero stato a Cattolica per trovare una cara amica, ed essendo a conoscenza del progetto U.L.D.B. ITALIA sono andato ad incontrare gli operatori e gli artigiani che al coperto di un capannone stavano lavorando su uno scafo. Non c’è ancora il nome, ma l’attività frenetica attorno alla barca (che non si poteva ancora chiamare così) mio ha incuriosito: ho parlato con il presidente, con i tecnici e con gi operatori, e mi sono ripromesso di parlare nei network che conosco del loro progetto: eccolo.

IL PROGETTO U.L.D.B. ITALIA

IL CONCEPT
Questo progetto è rivolto a tutti coloro che, normodotati o disabili, amanti del mare, della vela e della natura in generale, vorranno provare in totale sicurezza l’esperienza e l’emozione di andar per mare nel più completo rispetto dell’ecologia, ma non potendo disporre di un’imbarcazione debitamente adeguata, si trovano costretti a rinunciare.
Da questo concetto di pura inclusione sociale, nasce il progetto U.L.D.B. ITALIA.

LA STORIA DI U.L.D.B. ITALIA
Nel 1980 cinque amici di Cattolica, tra i quali i fratelli Mauro e Massimo Piani e Patrick Phelipon (velista francese e progettista nautico di fama internazionale) danno vita al progetto “U.L.D.B. ITALIA per WRtWR 1981-82” (Whitbread Round the World Race. Oggi chiamato Volvo Race).
Patrick Phelipon disegna U.L.D.B. ITALIA: uno sloop di 18 mt, dislocamento leggero per alte prestazioni alle andature portanti, condizioni tipiche per le tappe nei mari del Sud, ispirandosi agli Ultra Light Displacement Boat (U.L.D.B.) in voga nei mari californiani negli anni ‘80.
Racconta  Patrick Phelipon:
«Di ritorno in Italia ho progettato un 60’, ULDB Italia, con l’idea di partecipare alla WRTWR del 1980.
La costruzione della barca fu una vera e propria avventura, realizzata con sei amici, poco materiale, e pochi fondi. Sfortunatamente non fu possibile trovare uno sponsor per la WRTWR, ma la barca venne utilizzata per la prima Maxi World Championship di Porto Cervo e fu in seguito usata per molti anni in charter nei Caraibi.»

U.L.D.B. ITALIA partecipa alle più importanti regate in Mediterraneo come il campionato I.O.R. del Mediterraneo, Maxi Yacht Porto Cervo, Middle Sea Race Malta.
L’equipaggio è composto fra gli altri dai fratelli Piani, che diventeranno in seguito proprietari di U.L.D.B. ITALIA, che navigherà dal 1985 al 1992 per il Mediterraneo e nel Mar dei Caraibi intraprendendo l’attività di noleggio charter.
Mauro Piani (grinder) ha fatto parte, insieme ai più noti Cino Ricci (skipper) e Mauro Pelaschier (timoniere) dell’equipaggio della mitica “Azzurra” per la Coppa America del 1983. Fu la prima barca italiana a partecipare alla più famosa regata velica al mondo.

LA U.L.D.B. ITALIA HA FATTO STORIA!
In una fredda notte di novembre del 1987 lascerà il porto di Cattolica con un equipaggio di “locals” per raggiungere le Indie Occidentali, Caraibi e farne poi ritorno nella primavera/estate dell’anno successivo. Diventò così la prima barca, nella centenaria storia della Marineria di Cattolica, ad avere compiuto la traversata atlantica.

   

IL PROGETTO
U.L.D.B. Italia è un’imbarcazione a vela di 18 mt. realizzata a Cattolica nel 1980. In disarmo dal 1992 c/o un cantiere di Orbetello (GR), è stata donata a PuraVida 2.0 APS nel 2022, dai fratelli Massimo e Mauro Piani, entrambi velisti di professione ultraquarantennale.
Il nostro intento è di recuperare U.L.D.B. Italia, ricondizionarla e riportarla a navigare per il piacere di tutti coloro che crederanno e sosterranno questo progetto. Come accennato nell’introduzione, la barca sarà completamente restaurata ed attrezzata per l’accesso e l’utilizzo della stessa sia da normodotati, sia da persone con disabilità motorie e/o sensoriali, basandosi esclusivamente sul concetto:
“Tutto ciò che un disabile può fare, per un normodotato è ancora più facile, … ma non viceversa
Per questo il progetto è rivolto a tutti, nessuno escluso.
Abbiamo iniziato la ristrutturazione nell’ottobre 2022 grazie al supporto economico e materiale di tante persone che credono nel progetto e che hanno riposto fiducia nella nostra Associazione.
Siamo quasi a metà dell’opera, in linea con il nostro cronoprogramma che prevede l’ultimazione dei lavori ed il conseguente varo della barca programmato per agosto 2025.
Fino ad oggi abbiamo eseguito tutti i lavori in completa autonomia e con l’aiuto di alcuni volontari. Tutti gli interni della barca, comprese le paratie divisorie, sono stati completamente rimossi.
Il nuovo progetto prevede infatti un nuovo sottocoperta open-space, accessibile con un ascensore elettrico oltre ad una normale scaletta, dove troveranno posto tutti gli ambienti: cucina, dinette, n. 10 cuccette di cui 4 agevolmente accessibili da disabili, tavolo da carteggio, n. 2 bagni di cui 1 completamente attrezzato per persone in carrozzina, il tutto ben visibile nei sottostanti disegni tecnici. A seguire abbiamo accorciato la tuga nella sua parte posteriore al fine di offrire maggior spazio al nuovo pozzetto di fondamentale importanza.
Il vecchio pozzetto è già stato completamente rimosso ed è già stato realizzato il nuovo che potrà ospitare comodamente fino a 4 carrozzine. La particolarità di questo nuovo pozzetto, di nostra ideazione ed unico nel suo genere, sarà dotato di piani inclinabili in corrispondenza delle postazioni delle carrozzine, realizzati in modo di contrastare il normale sbandamento della barca durante la navigazione. A differenza di altre imbarcazioni a vela, le carrozzine saranno disposte fronte marcia ed i piani inclinabili permetteranno ai disabili di trovarsi sempre “in piano” qualunque sia il grado di sbandamento. Lo stesso sistema sarà realizzato anche nella postazione della timoneria, proprio per consentire anche ad una persona in carrozzina di governare autonomamente la barca.
A poppa sarà inoltre installata anche una piccola gruetta per permettere ai disabili di scendere in acqua per un bagno in mare, adeguatamente assistiti ma sempre in mezzo a tutti.

A differenza di quanto rappresentato nel disegno iniziale qui sopra, abbiamo optato per un singolo timone. Si tratta di un timone speciale Mod. “Jefa  WP900” inclinabile con comando a pedale, in tre diverse posizioni, per agevolare la salita a bordo di utenti in carrozzina, oltre a consentire l’utilizzo dello stesso anche a persone disabili. Realizzato da “Jefa Steering” azienda danese leader del settore.

AREE TEMATICHE
POLITICHE SOCIALI ED EDUCATIVE
L’intero progetto è incentrato sul concetto base di inclusione sociale a 360°. È infatti rivolto a tutti, normodotati, disabili motori, psichici o sensoriali, giovani e/o anziani. Riabilitazione nella collettività di persone con dipendenze.

AMBIENTE
L’imbarcazione realizzata principalmente in vetroresina era ormai destinata alla demolizione, con conseguente smaltimento di sostanze inquinanti. Avremmo potuto realizzare un’imbarcazione ex-novo, probabilmente affrontando un costo anche inferiore, ma abbiamo scelto di restaurare e ricondizionare U.L.D.B. ITALIA nel rispetto dell’ambiente sfruttando la tecnologia oggi disponibile, recuperando tutto il materiale riutilizzabile (legno, vele, arredi, attrezzature) ed anche con lo spirito dare una seconda vita a questa gloriosa barca della Marineria di Cattolica.

ATTIVITA’ SPORTIVE E TURISTICHE
Oltre alla scuola vela a diversi livelli (principianti, avanzati, vela d’altura, regate) sono previste partecipazioni ad eventi sportivi, regate ed eventi sociali in collaborazione con lo Yacht Club Marina di Cattolica, Circolo Nautico Cattolica ed il Comune di Cattolica.
A livello turistico si effettueranno uscite in mare a livello locale per il puro piacere di navigare a vela, crociere weekend o settimane per tutto il Mediterraneo e viaggi oceanici.

SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO
Esistono in Italia pochissime realtà che svolgono attività no-profit simili a PuraVida 2.0 APS. Nessuna di queste dispone di un’imbarcazione come U.L.D.B. ITALIA di ben 18 mt., non solo completamente accessibile, ma perfino governabile da persone diversamente abili, dotata di 10 posti letto. Ciò costituirà un plus per la nostra città e la nostra storica marineria. Attraverso convenzioni con le varie Associazioni di categoria si potranno potenzialmente sviluppare iniziative esclusive mirate a particolari target di clientela.
Saranno inoltre erogati corsi di vela e di introduzione al mondo professionale della nautica (Skipper, Marinaio, Stewardess, Cuochi).

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
U.L.D.B. ITALIA. sarà comandata da un capobarca. Sono previsti diversi “capobarca” che saranno nominati dall’Associazione.
Annualmente si terrà una assemblea nella quale i Soci potranno deliberare il programma per l’attività dell’U.L.D.B. ITALIA ed il suo piano economico. I soci avranno diritto di voto per la nomina del presidente, vicepresidente, tesoriere, approvazione programma attività e piano economico per copertura spese di gestione.
Le spese di gestione e di mantenimento della barca (manutenzione ordinaria scafo, motore, impianti, attrezzatura, assicurazione e fondo per eventi straordinari, spese di segreteria ecc.) stimate in circa € 16.000,00/anno, saranno coperte dalle attività della barca e dell’Associazione stessa. Chi parteciperà alla scuola di vela, corsi, regate, uscite ecc. pagherà una cifra di 20/ 40 euro al giorno (da definire) più le spese vive, da dividere per il numero dei partecipanti a bordo (cambusa, spese portuali, carburante). I soci finanziatori saranno vitali per la realizzazione del progetto. Oltre all’onore avranno la possibilità di partecipare alle varie attività della barca, gratuitamente per il valore del finanziamento stesso. Contribuiranno solo per le spese vive dell’escursione.
I soci volontari, partecipando alla ricostruzione della barca, avranno quantificato il proprio lavoro al pari di un finanziamento, avendo quindi diritto a partecipare alle attività della barca per il valore del finanziamento (lavoro). Contribuiranno solo per le spese vive dell’escursione. I soci volontari e finanziatori avranno la priorità rispetto ai soci ordinari per le prenotazioni di uscite e crociere.


COSA PROPONIAMO
Rivolgendoci anche ad Aziende interessate a pubblicizzarsi con contributi per questo nobile progetto, rivolto prevalentemente al sociale ed alla vera inclusione, sarà possibile veicolare il loro marchio su scafo e vela

OBIETTIVI DEL PROGETTO
In termini qualitativi, U.L.D.B. Italia sarà la prima imbarcazione a vela in Italia di queste dimensioni dedicata in prevalenza a portatori di handicap. Completa di tutte le strutture ed infrastrutture specifiche per il confort di chiunque, disabili e non. Il progetto è destinato proprio a migliorare la qualità di vita di persone che diversamente non avrebbero la possibilità di vivere l’esperienza del mare, di cui sono ben note le qualità terapeutiche.
In termini quantitativi, considerando che l’imbarcazione è omologata per 12 persone, con 10 posti letto (di cui 4 specifici per disabili) e considerando un minimo di 3 uscite a settimana, oltre crociere di 1 weekend o di una settimana (o più), da aprile ad ottobre, stimiamo potenzialmente di ospitare a bordo oltre 400 persone a stagione.

L’OBIETTIVO DI QUESTA RACCOLTA FONDI
L’intero progetto sopra illustrato è molto ambizioso ed ovviamente molto oneroso, di poco superiore a 100.000,00 euro.
Ci troviamo ora ad affrontare l’ingente spesa di ricostruzione degli interni, riciclando dove possibile i vecchi materiali, arredi ed attrezzature, questo intervento è già in corso. Dovremo realizzare ex-novo tutta l’impiantistica elettrica ed idraulica, stuccatura, carteggiatura e verniciatura dello scafo completo e della coperta, rimasti esposti alle intemperie per tanti anni.
Attualmente la barca ha un pescaggio di 2,5 mt. ed a causa dello scarso fondale, diminuito negli ultimi anni per le sempre più frequenti piene del fiume Tavollo, alla cui foce insiste il porto di Cattolica, ci troviamo costretti ns. malgrado ad accorciare di 25/30 cm. la chiglia della nostra barca, al fine di evitare possibili incagliamenti in fase di entrata/uscita dal porto. Questo intervento comporterà un ulteriore costo di circa 16.000,00 euro, non preventivato inizialmente. Questi fondamentali interventi saranno eseguiti per la maggior parte in autonomia dai nostri esperti volontari, mentre laddove non sarà materialmente possibile, saremo coadiuvati da Aziende esterne specializzate nel settore.
A testimoniare la bontà e validità del progetto abbiamo già ottenuto dai seguenti Enti pubblici e privati significativi supporti economici:

Banca d’Italia
RivieraBanca
Comune di Cattolica
Aeffe S.p.A.
Associazione “Cattolica per la Tanzania ODV”
Cooperativa Bagnini di Cattolica
Numerosissimi Donatori privati.

La Vs. Azienda è notoriamente attenta all’ambito sociale ed al contempo siamo ben consapevoli dell’entità della cifra necessaria per il completamento del progetto. Per questo teniamo a precisare che apprezzeremo sinceramente qualsiasi importo deciderete eventualmente di erogarci.  Nel caso lo riteniate opportuno, ne daremo ampia pubblicità e risalto in ogni modo possibile ed a Voi confacente.
Sarebbe per noi un onore e motivo d’orgoglio poter annoverare fra i nostri sostenitori il nome della Vs. prestigiosa Azienda.

CONCLUSIONI
L’imbarcazione, pur essendo di proprietà dell’Associazione PuraVida 2.0 APS, è ovviamente a disposizione di tutta la collettività, di chiunque (normodotato o disabile) voglia godersi un’esperienza in mare di qualsiasi genere, nel pieno rispetto dell’ambiente ed in completa sicurezza.
Esistono valori nella vita che fanno la differenza nelle persone. L’obiettivo di questo progetto che parte da una barca ormai destinata alla demolizione, non è finalizzato ad un mero e materiale restauro dell’imbarcazione stessa. Rendendola confortevole a tutti sarà una barca veramente inclusiva, socialmente utile, volta a stimolare e diffondere alti valori nella comunità.
Oggi, concetti come accessibilità, disabilità, diversabilità, inclusione, per nostra fortuna sono sempre più diffusi. Purtroppo però, troppo spesso questi termini non si concretizzano in opere (pubbliche e/o private) di cui chiunque possa beneficiarne. In tantissimi casi restano concetti enfatizzati solo nelle parole.
Per questo abbiamo deciso di impegnarci in prima persona per portare a termine il progetto U.L.D.B. Italia, tanto ambizioso quanto concreto.
Facendo riferimento al nostro motto: “Tutto ciò che un disabile può fare, per un normodotato è ancora più facile, … ma non viceversa”, il nostro intento più alto è superare il concetto di “accessibilità” il quale intrinsecamente contiene un’accezione negativa di “disabilità”, diffondendo in sua vece il concetto di “comfort per tutti”.
Passione, altruismo, rispetto del prossimo, spirito di aggregazione, sono i venti che manterranno sempre gonfie le nostre vele e che, anche attraverso difficoltà e burrasche, condurranno in porto il nostro progetto.
Si tratta della realizzazione di un sogno, oggi finalmente pianificato e progettato fin nei minimi dettagli di fattibilità e sostenibilità.
Ringraziamo fin da ora per l’attenzione e per l’interessamento che vorrete dedicarci.