sabato, Maggio 24, 2025

Il tesserino RTF

Vi ricordate il Sailor?

Ancor prima di avere una barca uno dei primi adempimenti “cogenti” che ho voluto fare è stato il certificato limitato di radiotelefonista. Era il minimo documento che bisognava possedere per usare il radiotelefono a bordo, quello “scatolone “verde così ingombrante che però consentiva di usare il VHF  navigando sotto costa e di telefonare a casa chiedendo l’aiuto delle capitanerie di porto, i COMPAMARE…

Oggi ci sono delle novità, la legge italiana stabilisce che, per condurre una barca oltre le sei miglia dalla costa, sia obbligatorio avere a bordo un impianto VHF fisso da 25 watt. La normativa specifica inoltre che, per utilizzare un impianto VHF a bordo di una barca che naviga oltre questa distanza, è necessario possedere il Certificato RTF, il cosiddetto tesserino da radiotelegrafista che si ottiene semplicemente compilando un modulo, senza dover sostenere alcun esame. Il fatto che a bordo ci sia un VHF funzionante obbliga ad avere il tesserino RTF, anche se si resta entro le sei miglia.
L’unico caso in cui non è necessario è se l’apparato non è collegato alla rete elettrica né all’antenna ed è spento e riposto all’interno di un gavone.

Tutte le imbarcazioni in locazione sono dotate di un impianto VHF omologato, registrato e perfettamente funzionante, quindi per condurle a qualsiasi distanza dalla costa sarebbe necessario il tesserino RTF.
Tuttavia la legge non dice che il comandante debba avere il tesserino, ma che a bordo della barca ci debba essere qualcuno autorizzato all’uso del VHF. In pratica, lo skipper può anche non avere il tesserino, l’importante è che qualcun altro a bordo lo possieda.
Normalmente le società di charter al momento dell’imbarco non richiedono il tesserino RTF, mentre invece viene sempre chiesta la patente nautica…..per fortuna.
Inoltre molti operatori hanno specificato che da molti anni le motovedette, quando fermano le barche, non chiedono più il certificato RTF e di conseguenza neanche loro lo richiedono. Resta però inteso che, se durante un controllo un agente dovesse richiederlo, la responsabilità sarebbe a carico dello skipper e non della società di charter.
Il patentino RTF si ottiene facendo una richiesta online sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Per completare la procedura è necessario essere in possesso di SPID, CIE o EIDAS.
Chi naviga senza il patentino RTF può essere soggetto a diverse sanzioni, che variano in base alla normativa applicata dall’autorità di controllo.
Ad esempio, un agente potrebbe applicare le disposizioni del Codice delle Comunicazioni Elettroniche, prevedendo una multa compresa tra i 300 e i 3.000 euro. Comunque, è piuttosto raro che la Guardia di Finanza, durante i controlli in mare (competenza affidata alla GdF), chieda effettivamente di esibire il certificato.