lunedì, Ottobre 13, 2025

Salire in testa all’albero 2

Lo scorso numero di RTM Angelo Preden ci ha raccontato alcune soluzioni per salire in testa d’albero (LINK ALL’ARTICOLO), ma ha tenuto a precisare che bisogna tenere conto che potrà succedere di dover salire mentre si naviga e con la barca in movimento, Pertanto i suoi due modi descritti sono i più sicuri.

Esistono altre soluzioni, che non ha descritto, che vanno bene se si è ormeggiati.

Ho raccolto pertanto, per completezza di indagine, altre soluzioni che però richiedono una buona esperienza …. da alpinista…

Esistono poi scale amovibili in tessuto la cui principale co­modità risiede nel fatto che quan­do servono si issano in testa d’albero e quando in disuso si stivano in un gavone. Si tratta di sistemi piuttosto diffusi, realizza­ti con una fettuccia cucita su sé stessa a distanze regolari così da formare delle asole laterali ad altezza alternata che poi diventano le staffe nelle qua­li si infilano i piedi. Le versioni più evolute di questa tipologia di scalette sono provviste di ralin­ghe da inferire nella canaletta della randa.

Esistono anche sistemi semirigidi, ovvero con pioli in plastica che però hanno lo svantaggio di occupare maggiore spazio quanto stivate.

Per quanto riguarda l’approccio alpinista, confermiamo che ne è diffuso l’uso anche nella nautica. Fondamentalmente queste soluzioni si basano sul­l’utilizzo di maniglie scorrevoli e autobloccanti (come quelle proposte da Petzl e da Kong) collegate a due staffe di fettuccia.

Nel momento in cui si carica il peso su una maniglia e su una staffa con una gamba e un braccio, si ha la libertà di far avanzare l’altro lato del corpo (maniglia e staffa) e salire così progressivamente e in autonomia fin dove si vuole.

Una menzione va fatta infine anche all’argano a tra­zione manuale Mastlift della Swi-tec e capace di ridurre il carico in un rapporto da 1 a 10 (se una persona pesa 80 chilogrammi dovrà esercitare uno sforzo di soli 8 chilo/forza). Per utilizzarlo si issa il dispositivo in testa d’albero e si collega il bansigo alla drizza di Mastlift. Quindi ci si tira su a braccia con un’apposita manovra di risalita passante all’interno dell’argano.

Un altro vantaggio è che non sono necessari raccordi sull’albero. Questo dispositivo può essere sollevato con una drizza solo quando necessario.