venerdì, Aprile 19, 2024

Voglia di mare

Ciaociao. Ho trovato  una cartella che conteneva gli appunti che avevo scritto nel giugno 2010. Ve la riporto perchè è un po’ tornare a navigare in questo periodo di pandemia……

Ero in navigazione con Mario B., in  trasferimento Monfalcone a Marmaris e siamo arrivati in un porticciolo: Loutraki.  un paesino che si trova all’uscita del canale di Corinto nel golfo di Corinto.
Paesino anni 60, senza turisti occidentali, scopro poi famoso per le fonti di acqua minerale che costituiscono la fonte del turismo…senile…
Mi ricorda un po’ Kattaro all’apertura delle bocche, dopo la guerra del kossovo, quando vi andai con il Krianni, e trovammo un’atmosfera quasi felliniana. Beh: qui è quasi uguale…..anni ’60.
Ieri sera, dopa una navigazione a motore di 10 ore, non volevo andare al molo mercantile di Corinto, perchè mi sarebbe piaciuto godere ancora un po’ dei piaceri della baia,del bagno serale mattutino.. godere il mare.
Avevo visto sul portolano che c’era un ridosso alla sinistra del canale, una spiaggia ed il moletto di un paesino, sotto una rocca con un monastero, che all’andata avevo notato durante un bordo in attesa di entrare a Corinto. Così ho deciso di andare a vedere se avrebbe potuto essere una buona soluzione per la notte.
Avvicinandomi vedo che in paese c’è molto movimento, luci e musica, ristorantini sulla spiaggia ed in fondo c’è un nuovo moletto, fondale alto,  con una barchetta di 5 metri a vela all’interno.

Mi avvicino ma non vedo posti banchinati  ne possibilità di ormeggio, anche perchè non conosco il fondale e la barca all’interno del porticciolo non ha spazio per girarsi.

Giro il timone, e contemporaneamente vedo una persona  che corre in punta al molo e  si sbraccia, invitandomi ad entrare.
Vado ? non vado? in fondo potrebbe essere un velista che sa quel che fa, altrimenti chi glielo farebbe fare?
Decido di entrare, faccio un giro a 360 gradi per prendere posizione ed entrare  di poppa, fuori tutti i parabordi, cime a poppa, ancora appennellata, e via….
Sulla punta del molo esterno (il porticciolo è fatto ad U) do fondo all’ancora, il signore a terra ( che poi è un velista) mi indica l’unico spazio libero incastrato  fra un motoscafino e la barchetta a vela, e faccio la manovra a zig-zag per scansare i corpi  morti.

Manovra da manuale (per fortuna c’era vento da poppa), cime a terra, 50 metri agguantati sull’ancora, spring per non far abbattere la prua e spengo il motore.
Credo che le molte persone che hanno partecipato allo “spettacolino” non avessero mai visto una barca di 43 piedi all’interno del moletto, e soprattutto assistere ad una manovra  perfetta, da… applauso silenzioso…
Io me lo son fatto.
Poi bagno sulla spiaggetta dietro al molo, acqua cristallina, doccia calda a terra con l’acqua minerale delle fonti, aperitivo a bordo e cena con calamari e cuscus.
Poi due passi d’obbligo a terra, e non vi dico l’abbuffata generale che la gente stava facendo seduta ai ristoranti sul molo: gamberi giganti e calamari fritti, musica, passeggio elegante ( si fa per dire), ma alla fine la dura realtà del consumismo e della crisi greca si fanno vedere, quando per 3 palline di gelato pago € 3,20 …no comment….  se non altro, pagati in un bel paesino che sembra  ancorato all’atmosfera della metà del XX secolo