lunedì, Ottobre 7, 2024

KeaDue, Timoteo Pancin, Vuda Marina Fiji

Notizie dal Pacifico meridionale!
Un nuovo marina vi sta aspettando alle isole Figi: è il Vuda Marina Fiji www.vudamarina.com.fj.

Il Vuda Marina si trova immerso nella natura incontaminata delle Figi, a un quarto
d’ora di distanza da Lautoka, la seconda città dell’arcipelago.
Il Marina, insieme al suo cantiere, è un luogo confortevole in cui trascorrere in
sicurezza la stagione dei cicloni. Qui è possibile fare affidamento su molti confort,
attrezzature e assistenza per effettuare riparazioni o modifiche alle proprie barche,
potendo contare su professionalità e manodopera a costi ragionevoli.
Anche i collegamenti via aria non mancano: il Marina dista solo venti minuti
dall’Aeroporto internazionale di Nadi.

Se capiterete in questo nuovo porto, potrete contare sull’aiuto di Timoteo Pancin
che qui lavora come manager del cantiere.
Timoteo Pancin e Miriam Ruscello, insieme alle loro figlie Nami e Tea, sono una
famiglia di navigatori in giro per il mondo con il loro Keadue, un Moody 44.
Per quindici anni hanno vissuto facendo chartering tra il Mediterraneo e i Caraibi,
vivendo ed esplorando le Antille, il Venezuela, la Colombia e le isole panamensi di
San Blas.

Nel 2012, quando la prima figlia Nami aveva due anni, hanno passato il Canale di
Panama e traversato l’Oceano Pacifico, approdando alle isole Galapagos, alle
Marchesi, alle Tuamotu, e infine alle Isole della Società, nella Polinesia francese.
Qui, a Raiatea, è nata la loro seconda figlia, Tea.
Dopo aver vissuto e lavorato per quasi tre anni in Polinesia, hanno deciso di
continuare a navigare alla ricerca di un nuovo paradiso terrestre.
Ed è quello che hanno trovato proprio alle isole Figi!

Il saluto di Timo e Miriam:
«Amici navigatori oceanici e giramondo, qui alle Figi potete contare sulla esperta e
amichevole famiglia Pancin!
Per contattarci, scriveteci all’indirizzo e-mail info@vudamarina.com.fj chiedendo di
Timo, shipyard operations manager e saremo felici di aiutarvi.
Vi aspettiamo
Buon vento, marinai!»